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Il ricco mercato italiano degli Npl

Il mercato italiano degli Npl sta diventando il più ricercato d’Europa con offerte diverse per ogni tipo di investitore.


Dalla categoria di loan (secured, unsecured, oppure misto), alle più svariate dimensioni del portafoglio (da 100 milioni fino a 3 miliardi o più) fino ai deal monstre (come Fino o Mps): le possibilità di mercato degli Npl sono molteplici e gli investitori stranieri se ne sono accorti.
C’è da considerare anche la granularità: nel caso il debitore sia unico, nel caso di portafogli con massimi 50-70 borrower o migliaia di connections (per gli unsecured). C’è infine il tipo di transazione: cessione pro-soluto, JV, cessioni di piattaforma o operazioni più di private equity e finanza straordinaria.
Il business sta nel convertire questa montagna di crediti bloccati che affossano i conti delle banche e non solo in moneta sonante: Fortress, Värde, Lone Star, i colossi stranieri, insieme a molti altri, sembra abbiano trovato il modo migliore per farlo.

Si può dire che ormai il mercato italiano stia offrendo opportunità per ogni categoria, visto che anche la cessione dei single name è un’attività ormai considerata ricorrente per alcune banche (come ad esempio Unicredit). Solamente alcuni soggetti hanno dimostrato di essere in grado di affrontare praticamente tutto lo spettro dei deal sopra riportati (PIMCO, Fortress e forse Elliott), mentre i più si concentrano su una o due categorie al massimo.

Lo studio di PwC “The Italian NPL Market – The Place To Be” analizza la composizione del mercato italiano degli Npl e a tal proposito Pier Paolo Masenza, Financial Services Deals Leader di PwC commenta:
“Il mercato italiano dei NPL è in una fase evolutiva e dinamica, spinta dalla impellente necessità di trovare soluzioni decisive che, da un lato, consentano alle banche di ridurre i volumi di esposizioni deteriorate e dall’altro permettano loro di focalizzarsi sulle priorità strategiche. Le operazioni straordinarie di ristrutturazione cui stiamo assistendo, come le recentissime disposizioni urgenti per la liquidazione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, nonché i piani strategici di deleverage aventi ad oggetto i portafogli di NPL delle banche maggiori, confermano il momento topico che sta vivendo il mercato. Situazioni diverse di natura variegata che alla fine, insieme, genereranno quest’anno volumi di transazioni NPL (inclusivi di asset class miste, si veda il peso crescente degli UTP) superiori ai € 60 miliardi.”

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