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La nuova frontiera del credito, cos’è la direttiva PSD2

Dal 13 gennaio 2018 è entrata in vigore la normativa europea sui pagamenti digitali destinata a cambiare il mondo dei servizi finanziari per gli addetti ai lavori e per i consumatori

Il 13 gennaio dello scorso anno è entrata in vigore in Italia la direttiva europea sui pagamenti digitali, battezzata con l’acronimo PSD2, ovvero Payment Services Directive 2. Secondo l’Unione Europea tale normativa dovrà trovare attuazione entro la metà del 2019. Ma in che cosa consiste realmente?

La PSD2 è stata formulata allo scopo di favorire la così detta digital trasformation nel mondo dei servizi finanziari, dando slancio alla competitività e all’innovazione e una maggiore apertura e trasparenza sulle informazioni dei conti correnti bancari.

La nuova direttiva europea è rivolta a tutti i fornitori di servizi di pagamento: banche, assicurazioni, Fintech, Telco (Telephone Company) e TPP (Third Party Providers). In sostanza, la direttiva chiede alle banche di concedere ai nuovi player del settore del credito un accesso sicuro ai conti dei clienti e alle informazioni sui pagamenti, allo scopo di realizzare un mercato europeo dei pagamenti più rapido ed efficiente. Di fatto, essa spalanca le porte a nuovi soggetti, quali la Fintech, che offrono servizi alternativi rispetto a quelli proposti finora dalle banche. Viceversa, gli intermediari tradizionali dovranno studiare ed apportare soluzioni all’avanguardia per continuare a giocare un ruolo di primo piano nel loro settore.

Infatti, con la PSD2 cambia la relazione tra intermediario e cliente, con il secondo ad occupare una posizione di maggiore rilievo. La nuova direttiva offre una serie di importanti vantaggi per i consumatori, privati e imprese, che spaziano da una maggiore opportunità di scelta al risparmio sulle commissioni bancarie, facilità, efficienza e sicurezza per l’utente nel momento in cui deve effettuare delle operazioni. Un altro aspetto interessante riguarda la condivisione delle informazioni. Grazie al servizio denominato Aisp (Account Information Service), il cliente può ottenere tramite una piattaforma online un’informativa completa sui propri conti di pagamento. Gli Aisp possono a loro volta utilizzare i dati del cliente, ma con il consenso del diretto interessato e non per scopi diversi da quelli previsti dal servizio.

Il punto della situazione sulla PSD2 è stato oggetto di discussione nella tre giorni di convention al Salone dei Pagamenti di Milano. Nonostante il ritardo rispetto agli altri Paesi europei, in particolare a quelli del Nord Europa, l’Italia si sta muovendo abbastanza bene sul fronte dei pagamenti digitali. L’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano ha evidenziato un aumento dei pagamenti tramite carte contactless del 150% in Italia e del 60% del mobile payment. Secondo le stime degli analisti, i due sistemi di pagamento digitale raggiungeranno entro il 2020 i 100 miliardi di euro.

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