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Riforma della riscossione fiscale: stralcio delle cartelle dopo 5 anni

Il decreto legislativo sulla riforma della riscossione fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 marzo scorso, apporta cambiamenti significativi nel settore del recupero crediti gestiti dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Tra le principali novità, spicca l’introduzione dello stralcio automatico delle cartelle dopo 5 anni dall’affidamento del credito, con l’obiettivo di snellire l’onere dell’AdER nei confronti di crediti di difficile esigibilità.

Riscossione fiscale: stralcio automatico delle cartelle da gennaio 2025

La riforma della riscossione fiscale, varata con il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 marzo 2024, introduce importanti cambiamenti nel panorama della gestione dei crediti vantati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Una delle principali novità è rappresentata dall’istituzione dello stralcio automatico delle cartelle dopo 5 anni dall’affidamento del credito all’AdER. Questo procedimento, delineato dalla legge delega in materia di riforma fiscale, mira ad alleggerire il carico dell’Agenzia riguardo al recupero di crediti di difficile esigibilità.

L’entrata in vigore dello stralcio automatico delle cartelle è prevista a partire dal 2025. Le prime informazioni fornite dal Governo indicano che tale misura non sarà straordinaria, come le precedenti tregue fiscali, ma rappresenterà un nuovo criterio per eliminare i crediti non riscossi dai registri dell’AdER.

Stando alle prime anticipazioni, le cartelle affidate dall’1 gennaio 2025 beneficeranno dello stralcio automatico entro il quinto anno successivo. Tuttavia, questa disposizione non si applicherà ai crediti soggetti a procedure esecutive, concorsuali o ad accordi di ristrutturazione del debito.

Tra le novità introdotte dalla riforma è prevista anche la possibilità di anticipare il discarico in determinate situazioni, come il fallimento o la liquidazione giudiziale del debitore, da parte dell’AdER.

Procedure per affidare il recupero crediti a società terze

Un’altra importante modifica riguarda la facoltà degli enti creditori di affidare a terze parti il compito di recupero dei crediti anche dopo il discarico da parte dell’AdER. Questa decisione potrà essere presa in considerazione in presenza di nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore come riporta il comunicato stampa del Governo:

“Il discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito, pertanto l’Ente creditore può provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto o, in presenza di nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore, riaffidarlo ad AdER.”

I soggetti pubblici potranno optare per l’ausilio di operatori privati per perseguire il recupero dei crediti, con la condizione di dimostrare la reale fattibilità nel recuperare le somme non pagate prima di richiedere nuovamente l’intervento dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Il decreto, che ha ottenuto l’approvazione del Consiglio dei Ministri, sarà sottoposto all’esame di Camera e Senato prima di essere definitivamente approvato. Queste misure, mirate a ottimizzare la gestione dei crediti e a ridurre il carico burocratico dell’AdER, segnano un importante passo avanti nella riforma della riscossione fiscale.

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