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Il profilo di chi non paga le bollette

AZ Holding pubblica i dati relativi all’Osservatorio Statistico sul profilo dei debitori dell’Italia che non paga

Crediti inesigibili non solo nei bilanci delle banche ma anche in quelle delle multiutility: un vero problema non solo per chi eroga credito ma anche per chi eroga servizi. A questo è stato dedicato l’Osservatorio Statistico pubblicato periodicamente dal Gruppo AZ Holding, studio che dal 2011 profila i debitori italiani nel credito al consumo, credito bancario e da oggi nel settore delle multiutility.
Il trend che si evidenzia nettamente dall’Osservatorio, dal 2011 ad oggi, riflette l’andamento negativo dell’economia italiana con un aumento di alcune classi specifiche di debitori: disoccupati e donne.

In particolare lo studio, focalizzato sui debitori di bollette di luce e gas per quest’anno, delinea un profilo di debitori molto eterogeneo.
I debitori sono di nazionalità italiana per il 77,7% di cui il 44% al Sud, il 32% al Nord e il restante 24% al Centro.
Le donne rappresentano il 42,8% del campione analizzato e lo status dell’attività lavorativa sottolinea una maggioranza di disoccupati che ammontano al 49,6%. I dipendenti si dividono in: settore privato 15,2%, dipendente pubblico 1,4%, imprenditori/ liberi professionisti 22,1%, beneficiari di una pensione da lavoratore nel comparto privato 10,2% e beneficiari di una pensione da lavoratore del comparto pubblico.
Nell’analisi dei trend dal 2011 ad oggi si evidenzia una percentuale crescente di soggetti morosi stranieri, che parte da circa 15 punti percentuali nel 2011 per stabilizzarsi intorno ai 20 punti percentuali nel 2015.
Il ticket di crediti analizzati relativi alle bollette è per lo più composto da importi medio bassi ed è legato in molti casi a bollette (luce e gas) in cui si è verificato un subentro o una voltura delle utenze.
Per il 54% dei casi il reddito medio a disposizione dei debitori, dipendenti o pensionati, è inferiore a 1000 euro al mese. La distribuzione geografica dei dipendenti, in percentuale si divide in 33,6% al Sud, 27,8% al Centro e 38,6 al Nord.
Analizzando il trend lo studio conferma la progressiva omogeneità di territorialità dei soggetti morosi sul territorio nazionale, nel 2011 i debitore presenti al Sud erano circa 3 volte superiori rispetto a Nord e Centro 860% contro circa 20% di Nord e Centro) mentre nel 2015 le tre macro aree convergono verso il 30% (25% Centro, 30% Nord, 40% Sud – dati approssimati ndr).
La percentuale di soggetti debitori presenti nel Nord Italia aumenta sensibilmente; durante il primo semestre dell’anno 2015. Tale aumento è sopperito da un evidente diminuzione dei debitori presenti nel Sud Italia. L’andamento potrebbe essere spiegato dalla maggiore mobilità di soggetti presenti in Nord Italia, che offre una maggiore numerosità di volture di contratti di gas e luce in relazioni ai quali spesso i vecchi utenti lasciano rate non versate.
L’osservazione generale sui dati rileva una distribuzione eterogenea dei debitori in riferimento all’area geografica, alla tipologia contrattuale e alla retribuzione. La possibile spiegazione è sicuramente legata alla tipicità del settore multiutility dove il debitore ha oneri meno gravosi rispetto al credito al consumo.
Alla luce dei dati riportati Carmine Evangelista, sottolinea che:” il profilo dei debitori emerso dallo studio, conferma un cambiamento nel profilo dei non solventi, al passo con i cambiamenti economici del Paese”.

A cura della Redazione
 


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