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Marcello Grimaldi presidente UNIREC

Marcello Grimaldi eletto Presidente UNIREC

Al termine del  secondo mandato di Francesco Vovk, gli Associati di UNIREC hanno eletto il loro nuovo Presidente: Marcello Grimaldi.

In occasione dell’Assemblea del 6 giugno, gli Associati UNIREC hanno eletto il loro nuovo Presidente: per il prossimo biennio a guidare l’Associazione sarà Marcello Grimaldi. 

Grimaldi ha superato gli altri due candidati: Simone Caraffini e Giovanni Cecere.

Chi è Marcello Grimaldi, il nuovo Presidente UNIREC?

Nato nel 1970, Marcello Grimaldi si è laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Messina.

Dal 2004 è nel Gruppo FIRE S.p.A. (www.fire.eu), oggi con la qualifica di “General Counsel”. Entrato nel Gruppo nel febbraio 2004, assume dapprima il ruolo di supporto diretto del Presidente e Amministratore delegato, quindi il coordinamento della funzione Legal e, di seguito, a partire dal 2008 anche la gestione del personale, con la qualifica di “Legal & Personnel Administration Manager”.

Dal febbraio 2017 sino a luglio 2021 è stato Presidente del Forum UNIREC/Associazioni dei Consumatori, partecipando alla redazione del Codice di condotta di settore, ex art. 27 bis del Codice del Consumo, coordinandone l’aggiornamento; presiedendo il comitato che definisce la Prassi di Riferimento UNI 67:2019 “Criteri operativi per i processi di gestione e tutela del credito”; curando le relazioni istituzionali della Fondazione.

Da maggio 2018 sino a maggio 2022 è stato Consigliere UNIREC con delega al mercato
del lavoro, mentre da febbraio)2014 sino a maggio 2018 è stato Vice Presidente, con delega al mercato del lavoro e ai rapporti con le istituzioni e le Authorities di UNIREC.

Dal 2015 è Delegato per l’Italia in FENCA (Federation of European National Collection Associations), rappresentando l’associazione nelle iniziative organizzate a livello europeo, oltre a partecipare ai tavoli di lavoro e a essere Membro del Legal Committee di FENCA.

Che tipo di presidenza sarà quella di Marcello Grimaldi?

Riportiamo di seguito quanto dichiarato da Marcello Grimaldi pochi giorni prima dell’elezione in cui gli avevamo chiesto quali fossero le sue priorità qualora fosse stato eletto.

Le priorità del mandato sono dettate dalle scadenze e dalle recenti aree di intervento del legislatore, oltre che dal dialogo con le parti sociali e le associate. Sotto il profilo normativo, la direttiva NPL pone non pochi temi applicativi da risolvere a stretto giro con il MEF, operando un confronto in sede FENCA con le esperienze degli altri Stati. L’attuazione della Direttiva rappresenta un’occasione per rivedere la normativa di settore o comunque per ottenere almeno una nuova circolare di chiarimento. È del pari prioritario il tema della gestione delle relazioni interassociative, della loro evoluzione e della difficoltà vissuta quotidianamente dalle aziende, a fronte dei crescenti oneri di compliance e di una marginalità che va riducendosi. Sotto il profilo giuslavoristico, la nuova disciplina dell’equo compenso determina la necessità di un confronto immediato con le istituzioni parlamentari sulla formulazione del testo attuale e sulle criticità che ancora presenta. Né è più rinviabile l’attivazione di nuove relazioni con gli uffici delle Authority che hanno competenza sul settore, come va immediatamente affrontato il delicato rinnovo del CCNL Studi Professionali“, aveva raccontato a CreditNews Grimaldi.

Alle domanda quale fossero le caratteristiche che dovrebbe avere la persona chiamata a guidare UNIREC, Grimaldi aveva risposto: “La nostra associazione è un’associazione articolata e complessa e deve necessariamente interfacciarsi con svariati interlocutori. Per tale motivo, ritengo sia imprescindibile avere consapevolezza degli equilibri interni ed esterni, esistenti e da costruire, accompagnata dalla capacità di preservare detti equilibri. Ne segue che l’esperienza in termini di concreto vissuto associativo nei ruoli UNIREC rappresenta un must have per il Presidente dell’associazione. In altre parole – a mio avviso – alla candidatura alla Presidenza si arriva dopo un percorso attivo in associazione, in modo da essere pronti e già “sul pezzo”, con padronanza delle dinamiche che animano l’associazione. Ovviamente il tutto accompagnato da doti relazionali e conoscenze normative e tecniche del settore.”

Mentre alla domanda su quali elementi fondamentali baserà la sua presidenza, se eletto? Grimaldi aveva anticipato: “Se l’assemblea vorrà accordarmi fiducia, si tratterà di una presidenza di forte contenuto tecnico, connotata dalla capacità di ascoltare gli associati e fornire loro risposte, in altre parole promotrice di una intensa politica di comunicazione interna ed esterna. Una presidenza con una vocazione istituzionale, quindi presente su tutti i tavoli con istituzioni, Authority, associazioni dei consumatori e sindacati, in un’interlocuzione che personalmente ho già gestito e di cui già conoscono meccanismi e risvolti. Sono convinto che, sfruttando le relazioni già esistenti, una presidenza che nasce da un’esperienza decennale potrebbe esprimere elementi di forte innovazione e nuove opportunità, da condividere con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders, ben consapevoli che oggi le società di tutela del credito rivestono un ruolo cruciale per l’intero sistema, poiché in grado di condurre non solo al recupero del dovuto ma anche a soluzioni di risanamento della posizione del consumatore-debitore.

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