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Massimiliano Belingheri è il nuovo presidente Assifact

Massimiliano Belingheri, amministratore delegato di BFF Banking Group, è il nuovo presidente di Assifact, l’Associazione italiana per il factoring che riunisce gli operatori del settore. 

In occasione dell’Assemblea annuale 2023, è stato nominato il nuovo presidente che guiderà nei prossimi anni Assifact: si tratta di Massimiliano Belingheri.

“Il Factoring – ha dichiarato il neo presidente Belingheri – è un settore fondamentale per il Paese e il futuro dell’imprenditoria italiana. Ringrazio l’Assemblea per la fiducia in me riposta, nei prossimi anni la sfida è continuare nell’ottimo solco che l’associazione ha tracciato, continuando a ingaggiare gli associati e seguendo proattivamente gli sviluppi normativi, per crescere con tutto il settore. sarà fondamentale lavorare a stretto contatto con la EU Federation, guidata dal nostro presidente uscente Fausto Galmarini, che ringrazio per la leadership dimostrata in tutti questi anni”.

AD di BFF Banking Group, banca leader in Europa nello smobilizzo del credito verso la pubblica amministrazione, Belingheri è consigliere dal 2006 e dal 2013 amministratore delegato. Dal 2001 al 2013 è stato nel fondo di private equity Apax Partners, diventandone partner nel 2007. Precedentemente ha lavorato in Morgan Stanley e McKinsey & Company. È stato consigliere di amministrazione di Azimut Holding. e di Psagot Investment House. Da dicembre 2022 è Consigliere in Treccani.

Laureato con lode in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali presso l’Università Bocconi di Milano nel 1997, ha trascorso un periodo anche alla Wharton School della University of Pennsylvania a Philadelphia. Nel 2001 ha ottenuto un MBA (Baker Scholar) presso la Harvard Business School. 

Il nuovo consiglio Assifact

Del nuovo Consiglio Direttivo, eletto a Milano in occasione dell’Assemblea che ha celebrato i 35 anni di Assifact, fanno parte i consiglieri Andrea Berna (Banca Ifis), Matteo Bigarelli (Bper Factor), Fabio Bollini (Factorit), Alfredo Bresciani (Unicredit Factoring), Enrico Buzzoni (MBFacta), Anna Carbonelli (Intesa Sanpaolo), Gabriele Decò (CredemFactor), Andrea Faina (Fidis), Massimo Gianolli (Generalfinance), Carmelo Giansiracusa (Banca Monte dei Paschi di Siena), Dario Greco (Exprivia-Direzione factoring), Paolo Iachettini (BCC Factoring), Sylvain Loiseau (SG Factoring), Franco Marcarini (Illimity Bank), Stefano Pierini (Fercredit), Giuseppe Pignatelli (Banca Progetto), Alessandro Ricco (Barclays Bank Ireland plc – Milan branch), Daniele Schroder (SACE FCT), Ivan Tomassi (Credit Agricole Eurofactor), Andrea Trupia (Banca Sistema), Ruxandra Valcu (Ifitalia).

Il Collegio dei revisori Assifact

Revisori effettivi sono Alessandro Bertoldo (Aosta Factor), Vittorio Giustiniani (BPER Factor) e Carlo Zanni; revisori supplenti Gabriele Piccini (Clessidra Factoring) e Franco Tapparo (Factorcoop).

Il Factoring continua a crescere: nel 2022 il volume d’affari ha raggiunto 287,3 miliardi di euro

Tra le varie forme di finanziamento alle imprese da parte di società finanziarie, il factoring è quella che cresce di più: nel 2022 gli anticipi e i corrispettivi erogati dalle società di factoring hanno rappresentato il 39% del totale dei finanziamenti a breve.

Dieci anni fa, nel 2013, questa percentuale era del 14%. Il factoring italiano continua a crescere in assoluto: 287,3 miliardi di euro di volume d’affari nel 2022, +14,61% sul 2021, una quota dell’8,1% del mercato mondiale e del 12,4% del mercato europeo, con un’incidenza rispetto al Pil che ha raggiunto il 15,5%.

I numeri di una tendenza positiva che non accenna a rallentare sono stati forniti oggi da Fausto Galmarini, presidente uscente Assifact.

Di questa crescita Galmarini ha sottolineato il trend in costante aumento per le operazioni di Supply Chain Finance, con un volume d’affari 2022 di 28,01 miliardi di euro (di cui di cui 24,23 miliardi di reverse factoring), pari a +15,95% sul 2021. Sul totale è diminuita la percentuale di crediti deteriorati: il 3,34% nel 2022, con soltanto l’1,57% di sofferenze, un livello contenuto “che conferma – ha sottolineato Galmarini – l’alta qualità del credito nel factoring”. L’Assemblea ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano.

Su 32.200 imprese che hanno fatto ricorso al factoring il 64% sono PMI

Nel 2022 hanno fatto ricorso al factoring, cedendo i loro crediti, 32.200 imprese, di cui il 64% PMI, con operazioni che hanno coinvolto un totale di oltre 320 mila debitori. Il settore principale è il manifatturiero, per oltre il 30% del totale. Dei crediti in essere il settore pubblico rappresenta il 14,09%: al 31 dicembre 2022 questi crediti ammontavano a 8,46 miliardi di euro, il 41,06% dei quali scaduti e di questi il 67,03% scaduti da oltre un anno. 

Dal factoring almeno 40 miliardi in tre anni per l’esecuzione del PNRR

Per la sua funzione di supporto al capitale circolante e per le sue stesse caratteristiche il factoring può essere partner strategico delle imprese anche e soprattutto nell’attuazione del PNRR.

“Il factoring – ha affermato Galmarini – è in grado di assicurare una fonte di liquidità versatile e allineata allo sviluppo del fatturato, risultando uno strumento particolarmente adatto ad affrontare le sfide poste dall’inflazione e a fungere da potenziale ‘volano’ per la concreta attuazione del PNRR, incentrato sulla realizzazione di opere e infrastrutture”.

Per favorire questo circolo virtuoso è però importante, ha tenuto a sottolineare il presidente di Assifact, che il quadro regolamentare possa facilitare le imprese nel ricorso al factoring e possa garantire un’appropriata parità di condizioni, “rimuovendo ostacoli e appesantimenti burocratici oggi presenti come per esempio clausole di incedibilità, revocatoria, modalità di perfezionamento della cessione dei crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione, regole di vigilanza penalizzanti”.

Secondo una stima di Assifact, l’industria italiana del factoring è pronta già oggi a mettere a disposizione delle imprese oltre 40 miliardi di euro di nuove erogazioni, nel corso dei tre anni del PNRR, a sostegno del capitale circolante delle imprese per supportare l’esecuzione del piano; finanziamenti ulteriormente incrementabili facendo leva su interventi di semplificazione e digitalizzazione che possono agevolare le imprese nel ricorso ai servizi offerti dalle società di factoring.

Gli interventi all’assemblea annuale

Nella parte pubblica dell’assemblea sono intervenuti per i saluti istituzionali il vice presidente ABI Guido Rosa e il presidente onorario di Assifact Roberto Ruozi, professore emerito dell’Università Bocconi.

La relazione di Galmarini è stata preceduta dall’intervento di Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale di Banca d’Italia, sui recenti sviluppi e prospettive del factoring. Una tavola rotonda sul tema della giornata, “Imprese e factoring verso il next normal”, moderata dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, ha visto protagonisti Alessandro Carretta, professore nell’Università di Roma Tor Vergata e segretario generale di Assifact, Giorgio De Nova, professore emerito di Diritto Civile nell’Università di Milano, Liliana Fratini Passi, direttore generale CBI ed Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco. Infine, prima della chiusura dei lavori, è intervenuta Magdalena Wessel, vice chair EU Federation for the Factoring and Commercial Finance Industry.

Durante l’assemblea “sono state affrontate le sfide che attendono l’industria del factoring: il target delle piccole e medie imprese, per le quali il sostegno del capitale circolante può essere fondamentale; la digitalizzazione dei servizi offerti alla clientela integrata lungo le filiere produttive; l’evoluzione della supervisione che deve considerare le peculiarità del factoring”, ha sottolineato il segretario Carretta.

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