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Prestiti, gli italiani chiedono più soldi rispetto alla media Ue

Secondo lo studio di Intrum, gli italiani prendono più soldi a prestito rispetto alla media europea del 25%. Recupero crediti in calo

Nel 2021, un cittadino europeo su quattro ha contratto nuovi prestiti, oltre a quelli già in essere. È quanto emerso dall’European Consumer Payment Report 2021 di Intrum, operatore europeo specializzato nell’ambito dei servizi per il credito. Lo studio ha coinvolto oltre 24 mila famiglie in 24 paesi europei. Ne risulta che il 25% del campione ha contratto nuovi prestiti, oppure ha utilizzato fino al limite consentito il tetto previsto dalla carta di credito dopo la pandemia. La richiesta di prestiti è in crescita rispetto al 2020, quando la media europea si attestava al 21%. Tuttavia, il dato interessante riguarda l’Italia, dove il numero di cittadini che richiedono un prestito è più alto rispetto al resto d’Europa.

La ricerca di Intrum evidenzia che il 31% degli italiani prende a prestito una somma tra il 10% e il 25% del proprio stipendio. La media dei cittadini europei è invece del 25%. Inoltre, la percentuale degli italiani che prendono a prestito tra il 25% e il 50% del proprio stipendio è il 17%, contro una media europea del 15%. L’Italia si posiziona al di sopra della media Ue anche quando si tratta di acquisti per i figli. Il 55% degli intervistati, infatti, ha chiesto un prestito o aumentato il limite della propria carta di credito per acquistare qualcosa per i figli. Il 27% lo ha fatto più volte, portando il totale all’82%. Tuttavia, Intrum ha evidenziato che il numero delle nuove pratiche di recupero crediti è in diminuzione rispetto allo scorso anno. Un segnale importante, a dimostrazione che la maggior parte dei consumatori che accendono nuovi prestiti si sentono in grado di rimborsarli.

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