di:  

Aste

Vendite giudiziarie immobiliari: nel primo semestre 2023 l’81% delle aste si è svolta in modalità telematica

Le aste giudiziarie immobiliari del primo semestre 2023 si sono svolte soprattutto in modalità telematica. La loro rapida crescita è cominciata con la pandemia, raggiungendo l’81% a giugno di quest’anno.

Lo studio presentato da Abilio, società del gruppo Illimity, illustra i risultati delle vendite giudiziarie immobiliari in Italia.

I numeri delle aste del 2023 a confronto con quelli del 2022

Lo studio ha analizzato le vendite giudiziarie fino al 30 settembre 2023 e ne ha confrontato i dati rispetto allo stesso periodo del 2022. Ne è emersa una diminuzione del 20% del numero delle aste, passando da 144mila a 115mila. Di conseguenza è sceso anche il relativo valore economico, dai 24 miliardi di euro registrati nel 2022 ai 18 miliardi dello stesso periodo del 2023 (-25%).
Le procedure fallimentari e le liquidazioni giudiziali del 2023 si sono invece mantenute in linea con i dati del 2022. Quest’anno ce ne sono state circa 3900, in confronto alle 4000 dell’anno passato. Va segnalato come quest’anno si è arrestata la continua diminuzione, iniziata nel 2019, quando venivano registrate oltre 5700 procedure.

Il ruolo dei Soggetti Specializzati

Alcuni tribunali si stanno rivolgendo a dei Soggetti Specializzati per massimizzare i risultati legati alla liquidazione dei beni. Questi operatori si occupano di raggiungere il maggior numero di persone potenzialmente interessate alla vendita e quindi di vendere i beni ad un prezzo più alto. Inoltre, i tribunali che si rivolgono a questi soggetti hanno registrato una diminuzione dei tempi di pubblicazione degli annunci, dai 141 giorni del 2022 ai 100 del 2023. A conferma degli ottimi risultati commerciali, lo studio riporta che i tribunali che si sono rivolti a Soggetti Specializzati sono passati dal 26% del 2019 al 41% del 2023.

Le aste telematiche

La modalità telematica sta coinvolgendo un numero di aste sempre più elevato. La possibilità di effettuare le vendite a distanza è stata inizialmente prevista dal legislatore già nel 2018, ma la pandemia ha inevitabilmente accelerato la transizione.
Nel marzo del 2019, solo il 33% delle aste veniva svolta telematicamente, numero che è salito rapidamente fino al 77% del dicembre 2022 e all’81% fatto segnare al termine del primo semestre del 2023.
L’introduzione del Codice della Crisi ha ulteriormente aiutato la crescita delle aste telematiche.

CONDIVI QUESTO ARTICOLO!

Iscriviti alla newsletter

    La tua email *

    Numero di cellulare

    Nome *

    Cognome *

    *

    *

    Inserisci sotto il seguente codice: captcha