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GDPR 5 anni dopo, aziende sempre più attente alla privacy

Dopo 5 anni dall’entrata in vigore del GDPR, le aziende europee sono sempre più attente al tema privacy. Tre imprese su quattro sono convinte che le regolamentazioni in materia possono avere un impatto positivo sul proprio business e aumentare la fiducia dei consumatori.

GDPR privacy, per il 75% delle imprese ha impatti positivi sul business

Sono passati ormai cinque anni dall’entrata in vigore del GDPR, il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali e, dopo una fase iniziale di diffidenza, le aziende hanno iniziato a scoprire i vantaggi di adeguarsi alla normativa. A rivelarlo, è un’indagine condotta da Piwik PRO in un report dal titolo “Cinque anni di GDPR: come le aziende UE conciliano compliance e marketing efficace”.

La ricerca ha coinvolto 300 intervistati tra CEO, COO, CMO, responsabili marketing e senior marketing manager provenienti da 30 Paesi europei. I risultati emersi dall’indagine evidenziano come l’attenzione per il tema della privacy sia ben distribuita tra le aziende del Vecchio Continente che vivono con crescente serenità l’adeguamento al GDPR, a dimostrazione di un deciso cambio di tendenza rispetto agli anni scorsi.

Il 90% degli intervistati, infatti, ritiene che la privacy online dell’individuo sia molto importante e debba essere rispettata (+20% rispetto al 2022). L’80% considera leggi come il GDPR necessarie (+4%). Il 75% delle aziende sostiene che agire in linea con il GDPR può avere un impatto positivo sul business, in particolare sulla sicurezza del dato, sulla credibilità del brand e sulla fiducia dei clienti. L’80% è convinta che la compliance al GDPR possa conciliarsi a una strategia di marketing efficace e il 33% degli intervistati effettua controlli regolari sulla compliance delle tecnologie utilizzate per il marketing.

Perché adeguarsi al GDPR?

Negli ultimi anni le aziende hanno compreso l’importanza della privacy e gli effetti benefici che il GDPR può apportare in termini di competitività.

Tra le principali motivazioni che spingono le aziende europee a conformarsi con il regolamento UE sulla protezione dei dati c’è la volontà di aumentare la fiducia dei consumatori (65,7%). Altro aspetto rilevante, la necessità di agire in linea con i valori del brand (54,3%). Entrambi i fattori hanno registrato maggiore considerazione rispetto allo scorso anno. Viceversa, si abbassa in modo considerevole la percentuale delle aziende che adottano soluzioni per la compliance soltanto per paura di essere sanzionate (12,7%, -15% rispetto al 2022).

“C’è chi ha definito il GDPR un tentativo degli europei di regolamentarsi a morte” ha commentato Piotr Korzeniowski, CEO di Piwik PRO.Eppure, nonostante abbia messo fine ad alcuni modelli di business, privacy e compliance sono ora accolte e abbracciate dalle aziende”.

“Con la condivisione di importanti chiarimenti in aree chiave e la premessa di una migliore applicazione del GDPR, l’Unione Europea sta ponendo le fondamenta di un nuovo approccio alla tutela della privacy, che premierà le organizzazioni con standard più elevati” ha affermato Lisette Meij, Data Protection Officer di Piwik PRO. “La soddisfazione dei requisiti base permette alle aziende di concentrarsi su aggiornamenti e ottimizzazioni, aumentando il vantaggio competitivo e rendendo la compliance alla privacy un punto di forza”. 

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